“La Patria del Friuli da Aquileia a Venezia” è il titolo del nuovo percorso, tra cultura e spettacolo, promosso in sinergia con diverse Associazioni del territorio e con il progetto internazionale “Extinguished Countries”: le Guide degli Stati scomparsi
in calendario anche uno speciale appuntamento del format “A Tavola con…” che metterà in luce abitudini e curiosità delle mense dei Patriarchi e di quelle dei monasteri di Venezia e della laguna
ideato e prodotto dal Piccolo Teatro anche un originale reading poetico in scena domenica 25 ottobre a Sacile, con liriche in friulano e in veneto di autori storici e contemporanei, interpretate dalle attrici Caterina Comingio e Serena Ervas, con i contrappunti musicali di Romano Todesco
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Piccolo Teatro Città di Sacile, nell’ambito della sua ormai tradizionale programmazione di eventi dedicati all’approfondimento storico-culturale coniugato ad originali performance artistiche, rende omaggio alla
ricorrenza dei 600 anni dalla caduta del Patriarcato di Aquileia (1420/2020), che vide il passaggio dei suoi domini sotto il vessillo del Leone di San Marco.
“La Patria del Friuli da Aquileia a Venezia” è infatti il titolo del nuovo percorso che l’Associazione lancia per questo autunno, all’interno del più ampio
progetto “Retro…Scenario 2020: I Colori del Teatro”, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli, con il
patrocinio della Città di Sacile e la partnership di diversi enti culturali del territorio.
Il calendario, declinato a Sacile dal 25 ottobre al 14 dicembre, prevede anche uno speciale appuntamento del
format “A Tavola con…”, realizzato ancora una volta
in sinergia con l’Accademia Italiana della Cucina, per tramite della sua Delegazione di Pordenone.
Sarà proprio questo appuntamento, in agenda
domenica 25 ottobre in Palazzo Ragazzoni alle 17, ad aprire il cartellone, con una
conferenza-spettacolo che permetterà al pubblico di entrare in alcune particolari “stanze segrete”: da un lato per scoprire
“La mensa del vicedomino. Abitudini alimentari di metà Trecento presso la corte patriarcale di Aquileia”, grazie alla relazione curata da
Elisa Pallavicini, studiosa friulana di storia dell’alimentazione medievale e rinascimentale. Dall’altro per ricostruire un’interessante
“Storia dell'alimentazione nei monasteri della Repubblica di Venezia”, in città e in laguna, attraverso lo studio condotto da
Michela Dal Borgo, archivista di Stato e vicedelegata dell’Accademia della Cucina di Venezia-Mestre, che ne ha seguito le tracce dal Quattrocento fino alla loro soppressione, intorno agli anni che videro la scomparsa della Serenissima per mano di Napoleone.
A completare questo “dittico”, un originale
reading poetico ideato dal Piccolo Teatro metterà a confronto la voce di due autori lontani nel tempo, ma vicini nell’ispirazione presa dal loro territorio, a metà tra Veneto e Friuli:
Giovanni Battista Donato, letterato del Cinquecento che amava definirsi “un de Venessia infurlanao Battista”, e
Fabio Franzin, poeta contemporaneo nato a Milano da famiglia veneta, che proprio nella parlata trevigiana tipica dell’area tra Oderzo e Motta di Livenza trova il suo ideale mezzo espressivo. Ad interpretare le loro
poesie, in lingua friulana e veneta, le attrici Caterina Comingio e Serena Ervas, con il contrappunto musicale alla fisarmonica di Romano Todesco.
Dalle vicende intorno al declino dei Patriarchi, il progetto arriverà quindi a lambire il tramonto della stessa Serenissima, per secoli Dominante lungo tutto l’Adriatico e il Mediterraneo: un periplo di città ed isole lungo il quale si muove oggi
l’originale ricerca internazionale del progetto “Extinguished Countries” ovvero la prima guida di una collana dedicata
alla scoperta degli “Stati scomparsi”, coordinata da Zagabria dal
giornalista freelance Giovanni Vale, corrispondente dai Balcani per diverse testate italiane. La sua presenza a Sacile, città tra l’altro citata all’interno della Guida, è prevista
lunedì 14 dicembre alle 15 nell’incontro condiviso con l’UTE di Sacile e Altolivenza presso la sede di Borgo San Gregorio, così da far conoscere più da vicino questo ambizioso viaggio a ritroso, condotto in più di 40 città in Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia e Cipro.
E così come “l’impronta” veneziana riuscì comunque a persistere nel Mare Nostrum, anche le reminiscenze culturali del Patriarcato aquileiese passarono attraverso i secoli nella cultura e nell’arte, come avranno modo di illustrare il
musicista e direttore d’orchestra Eddi De Nadai e il compositore friulano Renato Miani nella lezione musicale prevista ancora nella sede UTE di Sacile lunedì 16 novembre alle 15, in collaborazione con l’Associazione Musica Pura e gli Amici della Musica A. Romagnoli. L’incontro offrirà lo spunto per seguire l’affascinante filo della storia dal canto patriarchino alle villotte friulane fino alle tradizioni musicali mitteleuropee, per raggiungere infine la musica colta di Beethoven, di cui ricorre quest'anno il 250° anniversario della nascita.
Tutti gli eventi avranno
ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria nel limite dei posti disponibili: per la conferenza-spettacolo del 25 ottobre, ai recapiti del Piccolo Teatro Città di Sacile (tel. 366 3214668 –
piccoloteatrosacile@gmail.com), per gli incontri in UTE presso la segreteria dell’Associazione (tel. 0434 72226 –
info@utesacile.it).
Info alla
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