Monsieur Jourdain ha un chiodo fisso: diventare un gentiluomo. Se non per nascita, essendo egli un facoltoso mercante, almeno per educazione e buone maniere. Per far questo si circonda di precettori dalle competenze piuttosto dubbie, veste in modo fin troppo sfarzoso, impegna i denari in prestiti ad amici – questi sì nobili, ma sempre a corto di contante – e in feste e regali per ben comparire in società. Nonostante le ripetute rimostranze della moglie, Madame Jourdain, e i battibecchi con la serva Nicoletta, sembra infatti che nulla lo possa distogliere dalle affettate lusinghe del conte Dorante e dall’infatuazione per la marchesa Dorimene. E poi, sopra ogni altra cosa, incrollabile è la sua speranza di maritare almeno la figlia Lucilla con un nobile rampollo. Il fatto è che la fanciulla ama invece Cleonte – borghese anche lui – il cui fido “compare” è Coviello, furbo e maneggione, a sua volta innamorato di Nicoletta. Quando la situazione s’ingarbuglia al punto da sembrare senza via d’uscita, giunge inattesa una proposta di matrimonio dal Figlio del Gran Turco, con conseguente investitura nobiliare del futuro suocero… Sarà tutto vero?