l’Associazione per la prima volta si è messa in gioco per (ri)costruire il gruppo e rilanciare le motivazioni del volontariato culturale
L’estate 2022 è iniziata per il Piccolo Teatro Città di Sacile con una nuova esperienza di formazione dal titolo “Nuovi Scenari: Teatro & Società nella ripresa post-Covid”, sostenuta attraverso un finanziamento specifico concesso dalla
Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio Politiche per il Terzo Settore, con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (ai sensi degli artt. 72 e 73 del d.lgs. 117/2017 – Codice del Terzo Settore). Si è trattato di
un percorso innovativo per il gruppo liventino, che, come tutto il mondo associativo, ha attraversato
un periodo difficile a causa delle restrizioni poste dalla pandemia, e ancora in misura maggiore avendo queste colpito più a lungo proprio i luoghi dello spettacolo dal vivo, impedendo di fatto per lungo tempo ogni attività sociale.
L’idea progettuale, realizzata a Sacile tra i mesi di aprile e giugno 2022, aveva lo scopo di provare a rimettere in circolo un c
omplesso di azioni e competenze che potessero essere focalizzate, innovate e affinate proprio sulla spinta delle criticità emerse durante il lungo isolamento sociale. Il percorso seguito ha distinto
due momenti complementari, articolati in una serie di incontri di gruppo (di tipo interattivo/laboratoriale) che sono stati condotti da due
formatori esperti. La psicologa Patrizia Daneluzzo, consulente aziendale e anche per il Terzo Settore, ha lavorato su temi riguardanti il “team building” per recuperare l’unità e rinsaldare il gruppo attraverso
un’esperienza di tipo relazionale ed emotivo, con l’intento sia di ricostruire i rapporti tra i membri del gruppo sia di
rinforzarne le motivazioni per meglio riavviare l’attività artistica e sociale.
L’attore, regista e didatta Edoardo Fainello ha avuto invece il compito di riportare le nuove consapevolezze maturate dal gruppo all’interno dell’orizzonte “teatrale” della Compagnia, utilizzando
esercitazioni laboratoriali di gruppo, tecniche di comunicazione, esperienze di espressività, lettura e improvvisazione, al fine di
liberare nuove energie creative e passare alcune importanti competenze, utili nelle dinamiche di gruppo,
sia sul palco che nel backstage.
Il progetto, che ha visto la partecipazione un po’ di tutti i “ruoli” presenti nell’Associazione (attori, tecnici, aiuti, Direttivo, backstage) ha vissuto dei
momenti molto intensi, di conoscenza e complicità reciproca, che hanno anche permesso di rafforzare la coesione interna, specialmente considerando le nuove figure entrate nel gruppo durante e dopo il Covid e la variegata fascia di età dei soci (dagli studenti ai pensionati). Inoltre alcuni di loro, oltre all’appartenenza e all’impegno di volontariato nel Piccolo Teatro,
partecipano attivamente anche alla vita di altre Associazioni del territorio, di ambito culturale (es. musica, cori, altre Compagnie teatrali, ecc.)
o sociale (sodalizi impegnati a sostegno delle fasce più fragili, dalla disabilità agli anziani): questo ha permesso di mettere in circolo altre competenze, confrontare
diverse esigenze e sensibilità, e nel contempo imparare
nuove tecniche/abilità da poter quindi riportare come buone prassi anche in altri contesti associativi.
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