E’ stata accolta da un lungo applauso da parte del numeroso pubblico accorso al Teatro Zancanaro la proiezione in anteprima venerdì sera del film intitolato a Carlo Goldoni dal regista veneziano Alessandro Bettero. La serata, promossa dal Piccolo Teatro Città di Sacile insieme alla compagnia francese de I Coragi, ospiti a Sacile per un’intensa settimana di teatro e scambi culturali in regione, era programmata all’interno del progetto “Buon compleanno, Monsieur Goldoni”, che il sodalizio sacilese ha voluto dedicare al tricentenario della nascita del commediografo veneziano.
L’anteprima di venerdì è stata preceduta, dopo i saluti di rito portati dal Sindaco Roberto Cappuzzo e dalle due presidenti delle Compagnie Chiara Mutton e Bernadette Cousin, da una breve presentazione durante la quale il regista Alessandro Bettero e uno dei co-produttori del film, Lucio Scarpa, hanno potuto aggiungere qualche informazione di carattere tecnico ed artistico su questa produzione, pensata e destinata al circuito soprattutto televisivo, e girata nella forma della docu-fiction. Le scene relative alla vita di Goldoni sono state infatti recitate in diverse location a Venezia e nell’entroterra (da Palazzo Ducale al Caffè Pedrocchi di Padova, da Villa Pisani a Stra all’antico teatro di Cittadella, solo per citarne alcune tra le più suggestive), con i testi di Luigi Lunari, l’attore Alessandro Bressanello nella parte del protagonista e molti altri interpreti selezionati tra diverse Compagnie teatrali del Veneto. Fra questi, alcuni ruoli di primo piano sono stati affidati al regista del Piccolo Teatro di Sacile Flavio Rover (un intenso Carlo Gozzi) e a Jean-Louis Vern, Michel Colin e Olivier Bayle-Videau de I Coragi, nei panni di tre deputati francesi dell’Assemblea Nazionale, tra i quali Giuseppe Maria Chenier (Vern), che riuscì, con parole molto eloquenti sui meriti acquisiti dall’autore nei confronti della Francia, a far ripristinare la pensione di cui Goldoni aveva goduto negli ultimi anni della sua vita, revocatagli dopo la Rivoluzione.
Molto importanti anche le collaborazioni dei maggiori “testimonial” della vita teatrale italiana, che hanno realizzato per il film diversi interventi a commento dei momenti salienti della vicenda, legati soprattutto alla riforma teatrale operata da Goldoni e al suo rapporto con la Francia, dove visse gli ultimi 30 anni della sua vita. Maurizio Scaparro, Luca Ronconi, Ferruccio Soleri con il suo Arlecchino, Pierluigi Pizzi sono solo alcuni dei volti che compaiono lungo la pellicola, mentre diverse scene teatrali sono state inserite all’interno della parte documentaristica grazie alla collaborazione dei maggiori teatri italiani, come il Piccolo Teatro di Milano (per “Arlecchino servitore di due padroni”) e il Teatro Stabile di Genova (“La famiglia del’antiquario”, nuovissima produzione proprio in questi giorni in tournée con Eros Pagni tra i protagonisti).
Molte anche le scene tratte da altre commedie di Goldoni e registrate nell’interpretazione delle Compagnie locali, tra le quali “Le baruffe chiozzotte” del Piccolo Teatro di Sacile.
Particolarmente suggestive le immagini di Parigi e soprattutto di Venezia, colte dalla sapiente fotografia di Andrea Chiozzotto: gli scorci della laguna e delle calli, le vedute dei palazzi e dei campanili si accompagnano ad alcuni interessanti spunti iconografici tratti dalle opere dei maggiori artisti dell’epoca (Canaletto, Guardi, Longhi). Insieme alle musiche di Vivaldi, Galuppi, Corelli, Albinoni, esse fanno rivivere lo splendore di questa città amatissima da Goldoni, che proprio nei campielli, nei caffè, nelle feste e nei teatri trovava tutti gli spunti necessari per le sue opere, con trame e caratteri legati alla vita quotidiana e finalmente svincolati dalle stanche ripetizioni dei lazzi delle maschere.
Il prodotto finale, come ha sottolineato il regista Bettero insieme al montatore del film Enrico Girotto, sarà distribuito nella versione definitiva in Alta Definizione (HD in formato 16:9) e sottotitolato per il mercato estero. Per giungere a questo risultato, saranno importanti anche i giudizi raccolti sotto forma di “test” compilati dagli spettatori di questa prima proiezione pubblica, secondo una procedura che lo stesso Bettero ha detto essere molto utilizzata negli Stati Uniti e ultimamente introdotta, ove possibile, anche in Italia.
Dopo questa anteprima sacilese, la produzione sarà quindi al lavoro per ultimare gli ultimi ritocchi, prima della presentazione ufficiale del film, che sarà realizzata nei prossimi mesi, naturalmente a Venezia.
In coda alla proiezione, le foto del backstage realizzate e montate dai fotografi del Piccolo Teatro Roberto Giovetti e Daniele Indrigo, omaggio agli attori e anche alla troupe del film, ritratta dietro la telecamera e durante la preparazione del set: un bel modo per far respirare al pubblico un po’ della magia del cinema.
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