HEMINGWAY TRA LE LAGUNE VENETE E CUBA

CTEATRO DEI PAZZI di San Donà di Piave (VE)
teatro-concerto a cura di Giovanni Giusto con Cecilia Prosperi
e con Rita Bincoletto, canto, Alvise Stiffoni, violoncello, Diego Vio, chitarra

Pochi scrittori del Novecento hanno ottenuto fama e riconoscimenti come Ernest Hemingway. A renderlo una figura emblematica e leggendaria sono state tanto le sue opere quanto la sua “vita spericolata”, trascorsa per più di un decennio fra la laguna veneta e Cuba. Fin dagli inizi della sua carriera Hemingway intreccia con il Veneto un rapporto speciale: è qui infatti che viene ferito durante la Prima Guerra Mondiale, ed è sempre qui che, trent’anni dopo, avviene il fatidico incontro con la giovane Adriana Ivancich, destinata a diventare sua musa e amante, immortalata nel romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, che l’autore vergò nella residenza di Finca Vigía, vicino a L’Avana, ricordando l’ultimo idillio veneziano.
Il racconto dello spettacolo si intreccia in scena con quello della vita di Hemingway, in forma mista tra il reading, la narrazione e il concerto teatrale, impreziosito da un raffinato repertorio musicale.

FINCHÉ SI SCHERZA

TARVISIUM TEATRO di Treviso
commedia brillante con brivido di Dereck Benfield – regia di Gianni Rossi

In una graziosa casa di campagna, Paul e Jane accolgono Jeff, il fidanzato della figlia Sally, per il weekend. I componenti della famiglia si rivelano piuttosto bizzarri e, cosa ancora più inquietante, intorno a loro avvengono strani incidenti mortali, che agli occhi di Jeff cominciano a sembrare non decessi casuali, ma morti premeditate dai “suoceri assassini”. A far precipitare la surreale situazione arriverà il vicario, che cercherà in tutti i modi di convincerlo a scappare, convinto che l’allegra famigliola lo ucciderà alla prima occasione. Ma non basta: si presentano infine anche i genitori di Jeff, agitati e invadenti. Tra sequenze movimentate con un tourbillon di cadaveri in carriola, riuscirà il povero Jeff ad uscire sano e salvo da questo weekend “da brivido”? Niente paura, scoprirlo vi farà... morire dal ridere!

IL BORGHESE GENTILUOMO

PICCOLO TEATRO CITTÀ DI SACILE
di Molière – regia di Edoardo Fainello

Uno dei più grandi successi presentati alla corte del Re Sole da Jean-Baptiste Poqueline, in arte Molière, è una commedia fantasiosa, pienamente “barocca” nelle trovate, nei personaggi e nella messa in scena, costruita intorno alle stramberie
di Monsieur Jourdain, che vive con un solo chiodo fisso: diventare un gentiluomo.
Se non per nascita, essendo egli un facoltoso mercante, almeno per educazione e buone maniere. Per far questo si circonda di precettori dalle competenze piuttosto dubbie, veste in modo fin troppo sfarzoso, impegna i denari in prestiti ad amici – questi sì nobili, ma sempre a corto di contante – e in feste e regali per ben comparire in società. Quando i piani di maritare la figlia Lucilla ad un nobile sembrano sfumare, ecco giungere in suo aiuto un Gran Signore, ovvero il figlio del Gran Turco, con la proposta di elevarlo al rango di “Mamalùc”... oh, pardon, “Paladino”... Sarà tutto vero?

NEI PANNI DI CYRANO

Compagnia TEATRO ESTRAGONE di San Vito al Tagliamento (PN)
di Nicolas Devort – con Norina Benedetti, regia di Filippo Fossa

La straordinaria commedia del “Cyrano de Bergerac” viene messa in scena da un gruppo di liceali guidati dalla loro insegnante. Tra esercizi strampalati, nascita di nuove amicizie, ansia da palcoscenico, sane risate e colpi di fulmine, si scoprirà che saper ironizzare sui propri presunti difetti può rendere più forti.
Un gioco di teatro nel teatro in cui comicità e tenerezza, arguzia ed emozione, passato che si intreccia e lascia il passo all’attualità saranno presentati attraverso un’originale, spiritosa, arguta e ben caratterizzata carrellata di personaggi.
Personaggi: Piero, Massimo, Asia, Kevin, Brian, Professoressa Fortini, Psicologa Interpretati da: Norina Benedetti

OSTERIA SHAKESPEARE

CENTRO TEATRALE DA PONTE di Vittorio Veneto (TV)
drammaturgia e regia di Edoardo Fainello

Una compagnia di attori e una sfida impossibile: rappresentare 6 opere di William Shakespeare in 60 minuti. Attraversando un mare di difficoltà in una lotta serrata contro il tempo, con l’aiuto del pubblico riusciranno a portare a termine l’impresa, generando una catena infinita di situazioni comiche e paradossali.
Un frenetico viaggio attraverso alcune delle opere più famose del più grande autore teatrale di tutti i tempi, che mette in risalto la potenza della sua geniale drammaturgia da un punto di vista inedito, per non dimenticare mai che anche la più grande tragedia nasconde in fondo un lato tremendamente comico.